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Autore:

 

Simone Pierattini

Genere:

 

Romanzo

Anno:

 

1997

Pagine:

 

128

Prezzo:

 

15.000

Collana:

 

Mecenate 04

ISBN:

 

88-86483-00-7


Innanzi tutto: un libro di autentica narrativa umoristica; una comicità scritta, non di derivazione televisiva, che filtra con gli artifizi dei costrutti letterari l'osservazione attenta e precisa del reale. E poi: un affresco ironico e affettuoso di un tempo e di un mondo; tanti tasselli, molteplici situazioni e svariati personaggi per formare - e fermare sulla carta - la vita nel Palazzone. Un immenso edificio popolare, tipico di qualsiasi periferia italiana, abitato da immigrati meridionali; il tutto visto, vissuto e raccontato con gli occhi di un ragazzino di dieci-dodicianni, figlio, perfettamente integrato fra i "diversi", dell'unica famiglia autoctona. L'ambientazione nei primi anni Settanta è scrupolosamente ricostruita, sì da conferire al testo una veridicità che, se non fosse per l'incalzante brio narrativo, potrebbe fare di INDIANI BARBARI un saggio di costume. Ogni tassello costituisce un quadro a sé, un piccolo gioiello, cesellato da un linguaggio appropriato grazie soprattutto alla sua atipicità letteraria. Non vi è vera trama ma il lettore è portato a immaginarsi infiniti romanzi che paiono scaturire da ogni capitolo e a visionare, come in una sala di montaggio, una nitida sceneggiatura da pellicola neorealista. E ancora: dal racconto delle avventure quotidiane, delle amicizie, dei primi amori, con la conseguente scoperta del sesso, emerge quell'armoniosa disarmonia che è l'amalgama fra differenti genti: un amalgama speciale fatto della normalità di ogni giorno, di chi, fanciullo, non è ancora stato corrotto dalle interessate fobie razziste degli adulti. Infine la chiusura: un fatto estraneo a interrompere quel fluire del vivere senza riuscire, però, a interferire con l'onirico del nostro giovane narratore.